Dolmen Menhir e Specchie in Salento | Puglia |

Ritrovamenti nel Salento: specchie, Dolmen e menhir

Apparterrebbero all'alba della storia questi segni lasciati abbondantemente dall'uomo nel Salento.

Tutti convengono nell'affermare che si tratti di evidenze legate a riti dell'uomo preistorico che qui, come in altre parti della Puglia, ma anche in Bretagna e nell'Inghilterra del sud, oltre che nelle Baleari, in Corsica, in Sardegna e nel piccolo arcipelago di Malta, ha quasi voluto lasciare la proprie tracce.

A cosa servissero e a quando risalirebbero non si sa: di qui le tesi più diverse e suggestive, anche se molti proponendo che i dolmen e le specchie fossero tombe, mentre i menhir una sorta di monumento legato al culto del sole.

Nel Salento questi monumenti, sono 87 (21 i dolmen e 67 i menhir), e sono presenti un po' dappertutto sul territorio, anche se è a Giurdignano che se ne registra la maggiore concentrazione: girando nel paese e nelle immediate vicinanze, dolmen e menhir (7 i primi, 14 i secondi) s'incontrano ovunque, alcuni sono addirittura conficcati nell'atrio di private abitazioni.

Le specchie, cumuli enormi di pietre che a volte son servite per coprire costruzioni megalitiche (come nel caso dell'imponente dolmen a dromos di Giovinazzo in provincia di Bari), a volte come torri di vedetta (è il caso di Ceglie Messapica in provincia di Brindisi molte delle quali sono poste lungo la muraglia di difesa), sono molto più numerose: se ne contano, secondo dati recenti, ben 170. Molti di questi monumenti sono stati distrutti molti altri, purtroppo, rischiano di fare la stessa fine. E' per questo che non sono pochi coloro che si augurano che si studi da parte delle istituzioni non solo locali un piano per la conservazione di tutte queste testimonianze.

Accanto s Giurdignano, ricco di megaliti è il territorio di Maglie, dove si contano una decina di presenze tra dolmen e menhir, e quello di Melpignano. Due dolmen li troviamo a Melendugno, il Placa e il Gurgulante, e a Corigliano. I menhir sono sparsi in tutta la provincia da Cavallino a Castrì e a Galugnano; da Campi Salentina a Novoli, da Carpignano a Cannole, da Cursi a Bagnolo, a Palmariggi, a Muro Leccese, dove se ne contano tre. E poi ancora a Martano, a Scorrano, a Tuglie, a Supersano e Cocumola, a Vitigliano e Diso, a Taviano, a Felline, a Gemini. Ma anche nel profondo sud, a Gagliano ead Arigliano, se ne contano un paio.

A Minervino, dove vi è il dolmen Scusi, c'è anche un menhir, mentre a Zollino si contano due menhir e un dolmen. Le specchie, più numerose rispetto ai dolmen e ai menhir, le troviamo nel territorio di Lecce, Cavallino, Lequile, Acaia, Otranto, Minervino, Martano, Copertino, Soleto, Nociglia; a nord in quello di Squinzano e Trepuzzi, e giù nel Capo di Leuca a Presicce, Supersano, Alessano, Corsano, Taviano, Ugento, etc.