Festa della Taranta e Pizzica Feste e Sagre nel Salento

La Taranta e la Pizzica

Da qualche decennio la festa tradizionale, con tanto di luminarie, di banda, di fuochi d'artificio, di madonnari, di lancio di palloni aerostatici, di grandi processioni, di bacio della statua del Santo, viene inframmezzata dalle numerose sagre (da quella del polipo fritto e della bruschetta, a quella della melanzana e degli ortaggi, da quella della Monacheddha a quella delle cicorieddhe, dei fichi d'India, etc.) che intrattengono migliaia di turisti al suono, immancabilmente, della pizzica.

Si tratta di iniziative che allietano le calde serate d'estate alcune delle quali, pur nella pretesa di recuperare le piú antiche tradizioni popolari musicali e culinarie salentine, hanno ormai una eco che va molto al di là della provincia. Significative in questo senso sono due manifestazioni che da anni sono un appuntamento fisso del calendario ludico del posto che, richiamando decine di migliaia di partecipanti (nel 2011 se ne contarono quasi cento mila), che non sono a volte solo spettatori ma attori attivi della festa, si sono ormai innervate nella tradizione del Salento.

La notte della Taranta

A Melpignano, un piccolo centro della Grecia Salentina, e a Torrepaduli, nel capo di Leuca, a due passi da Ruffano, si svolgono, infatti, La notte della taranta e La danza delle spade nell'ambito, quest'ultima, della Fiera di San Rocco. La notte della Taranta - Melpignano - Salento Si tratta di due iniziative di grande successo: la prima, grazie all'intuito del musicologo Gianfranco Salvatore che fu uno dei fondatori e al sostegno degli amministratori locali, ha varcato da qualche anno i confini nazionali. Entrambe cercano di recuperare, attraverso la partecipazione di vivaci gruppi musicali cresciuti come funghi in questi ultimi anni, l'anima piú profonda della cultura popolare del leccese.

A volte, forzature e tentativi poco riusciti di miscelare antico e moderno, non giocano a favore del buon nome della musica salentina. Non bastano, secondo alcuni, il ritmo ossessivo al suono del tamburello e il dimenarsi frenetico e scapigliato come la Baccanti dei culti dionisiaci, insomma, per fare musica popolare.

Festa de lu Mieru

E' stata comunque la Festa de lu mieru di Carpignano Salentino, che si svolge da circa trent'anni nei primi giorni del mese di settembre, la prima vera grande iniziativa popolare che ha dato il via alle decine e decine di sagre.

Quella di Carpignano Salentino, anche se ha perso alcuni tratti dello spontaneismo originario, conserva tuttora il suo fascino: girare tra bancarelle multicolori, venditori di arachidi, pistacchi, noci, frutta secca anche esotica, montagne di sedani, finocchi, improvvisati cuochi e camerieri; brindare con un bel vino rosso, nel frastuono della musica e degli intensi profumi che si sprigionano dall'arrosto di quintali e quintali di carne, questo sì, é l'aspetto popolare della sagra che, come tutte le feste, é allegria che coinvolge contadini e professionisti, borghesi e popolazioni, ricchi e poveri.

Video: La notte della Taranta